L’Assemblea delle Nazioni Unite dedica a molti temi il titolo “giornate internazionali”. A volte non si tratta di una sola giornata, ma di settimane o di mesi o di anni o, addirittura, di decenni. Ad esempio, il periodo dal 2023 al 2027 è il quinquennio per lo sviluppo sostenibile della montagna. A/77/443/Add.11 Alcune di queste date sono davvero importanti. A volte riguardano malattie. Come la Giornata Mondiale contro il Cancro (4 febbraio) o la Giornata Mondiale per la Lotta alla Tubercolosi (24 Marzo) o la Giornata Mondiale della Malaria (25 Aprile). Altre volte riguardano l’ambiente: il 5 Giugno si celebra la Giornata Mondiale dell’Ambiente(A/RES/2994 (XXVII)). Pochi giorni dopo l’8 Giugno la Giornata Mondiale degli Oceani (A/RES/63/111). Oppure temi sociali, come la Giornata Mondiale della Fratellanza Umana (A/RES/75/200) o la Giornata Internazionale contro le Mutilazioni Genitali Femminili (A/RES/67/146): tema spinoso mai risolto.
Ce n’è per tutti i gusti. In tutti i sensi: non mancano anche le giornate internazionali dedicate a prodotti alimentari. Come la Giornata Internazionale dei Legumi (A/RES/73/251) o la Giornata Internazionale del tè (A/RES/74/241) che cade il 21 Giugno. Alcune volte, l’oggetto cui sono dedicate queste giornate lascia basiti. Come il 25 Aprile dedicato alla Giornata Internazionale dei Delegati (A/RES/73/286): in pratica una giornata che i delegati alle Nazioni Unite hanno dedicato a se stessi! O la Giornata Internazionale del Jazz (UNESCO 36 C/Resolution 39). Non si capisce come mai non si debba dedicare una giornata anche al Rock o al Blues…. C’è persino la Giornata Internazionale delle Banche (A/RES/74/245): il 4 Dicembre.
In questo elenco interminabile di giornate “mondiali” destinate a richiamare l’attenzione su problemi importanti come lo Yoga (21 Giugno) o gli Scacchi (il 20 Luglio), i delegati alle Nazioni Unite sembrano non aver trovato spazio per un solo argomento: i minorenni scomparsi.
Inspiegabilmente, a questo tema l’Assemblea delle Nazioni Unite non ha dedicato nessuna giornata. Eppure il numero di bambini scomparsi è enorme. In Europa sono centinaia di migliaia ogni anno. In Italia, solo lo scorso anno, le denunce di scomparsa riguardanti minori sono state 17.130. E di queste, oltre la metà, 10.188, non hanno portato al ritrovamento del minore scomparso. Oltre venti minorenni al giorno scomparsi, solo in dodici mesi, solo in Italia. Quella dei minori scomparsi è una piaga che non risparmia nessun paese. Negli USA per ricordare la scomparsa di Etan Patz, un bambino di sei anni rapito il 25 Maggio 1979 a New York e ritrovato morto pochi giorni dopo, il presidente Ronald Reagan decise di istituire la giornata nazionale dei minori scomparsi.
Eppure, ancora oggi, nonostante il numero impressionante di minori di cui si perdono le tracce in tutto il mondo, non esiste una risoluzione delle Nazioni Unite per ricordare a tutti la gravità del problema in una giornata specifica. A decidere di dedicare a questo tema una giornata, il 25 Maggio, è stato l’ICMEC una associazione privata americana il cui appello è stato condiviso da una trentina di paesi. Pochi, pochissimi se si pensa che i paesi delle Nazioni Unite sono oltre 190 e che in ognuno di questi paesi ogni anno si perdono le tracce di migliaia di bambini.
Per favorire la denuncia dei minori scomparsi, nel 2007 sono stati istituiti dei numeri verdi specifici. Ma ancora una volta non si è trovato un accordo tra paesi: mentre in Europa molti paesi hanno adottato lo stesso numero verde (sebbene con campagne di comunicazione diverse e con conseguenti diversi livelli di efficacia), gli USA hanno deciso di utilizzare un altro numero (basato su un acronimo).
Negli Stati Uniti d’America, il problema dei minori scomparsi ha dimensioni impressionanti. Nel 2019, il numero di minorenni registrati come scomparsi nel sistema National Crime Information Center (NCIC) dell’FBI era di 421.394! Molti di loro, la maggior parte vengono ritrovati vivi, ma non tutti: mediamente uno su diecimila è vittima di omicidio. Qualche anno fa, la Federal Bureau of Investigation (FBI) fornì dei dati dai quali emergeva che negli USA scompare un bambino ogni 40 secondi. Negli USA, la maggior parte dei minori scomparsi sono bianchi (seguono i neri poi gli ispanici e così via). Diversa la situazione oltreoceano: in Italia, dei 10.188 minorenni scomparsi lo scorso anno e ancora non ritrovati, “solo” 1.062 erano italiani. Ben 9.126 erano minorenni stranieri (residenti in Italia, accompagnati e non). Numeri preoccupanti e soprattutto in aumento: nel 2022, le denunce di scomparsa di minorenni stranieri sono aumentate del 47,86%, quelle di minorenni italiani del 24,18%. (dati XXVIII Relazione Commissario Straordinario del Governo Persone Scomparse)
Una situazione preoccupante che meriterebbe una riflessione da parte di tutti. Ma soprattutto una campagna di sensibilizzazione a livello internazionale. Anche da parte delle Nazioni Unite, che invece, sembrano essere troppo impegnate a dedicare “Giornate Mondiali” ad altri temi: alla Memoria delle Vittime della Guerra Chimica (30 Novembre) o al Tonno (2 Maggio) o alla celebrazione del solstizio (21 Giugno).
Dei minori scomparsi non sembra importare molto.