In occasione della V Settimana della Cucina italiana nel Mondo, anche in Portogallo, dal 23 al 29 novembre 2020, vi sono 7 giorni di celebrazione del patrimonio culinario italiano e delle sue eccellenze nel mondo.
La Settimana della cucina italiana nel mondo vede il Portogallo impegnano in un fitto calendario di eventi, conferenze, workshop e masterclass a Lisbona e Porto. L’ambasciata d’Italia, con la collaborazione dell’Istituto italiano di cultura e della Camera di Commercio Italiana ha mobilitato chef, giornalisti, imprenditori, oltre ad alcuni ristoranti italiani locali, che durante la settimana offriranno menu dedicati al tema. Quest’anno il tema ufficiale dell’evento è “Saperi e sapori delle terre italiane, a 200 anni dalla nascita di Pellegrino Artusi”. Si coglie perciò l’occasione per celebrare l’autore del primo libro gastronomico dell’Italia unita, “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”.
L’edizione di quest’anno si svolge esclusivamente on-line, a causa dell’emergenza sanitaria. È possibile partecipare comodamente da casa ai lavori organizzati, grazie a una serie di webinar, documentari, mostre e corsi di cucina. Il 26 novembre, alle 10.00 lo scrittore palermitano Roberto Alajmo discorrerà di letteratura e gastronomia durante il podcast settimanale dell’Istituto Italiano di Cultura. “Frammenti di Cultura Italiana”, il podcast settimanale dell’Istituto Italiano di Cultura in Portogallo, ospita lo scrittore siciliano, conversando con il giornalista italiano Marcello Sacco, da tempo residente a Lisbona.
Lo scrittore parlerà di culinaria e letteratura, un terreno fertile d’ispirazione in Sicilia e nel resto d’Italia e del mondo per scrittori di tutti i tempi, da Omero ad Andrea Camilleri. Inoltre, con un concorso fotografico intitolato “Toccare il cielo con un sapore”, l’ambasciata d’Italia a Lisbona ha dato il via il 23 novembre all’edizione portoghese di tale importante settimana. Le migliori foto, abbinate all’hashtag #ItalianTaste e condivise su una piattaforma digitale predisposta ad hoc, consentiranno agli amanti della cucina italiana di vincere un viaggio in mongolfiera e altri premi offerti dagli operatori locali del settore eno-gastronomico che hanno aderito all’iniziativa.
Insieme al concorso fotografico, l’Ambasciata ha inaugurato anche una pagina dedicata alla Settimana e che su Facebook e Instagram permetterà dal 23 al 29 novembre di divulgare i materiali audiovisuali prodotti dalla Farnesina, nonché le diverse iniziative promosse dalle aziende che aderiscono al progetto. Una partnership con la prestigiosa Facoltà Alberghiera e Turistica di Estoril (Eshte) coinvolgerà i futuri chef portoghesi nel ciclo di masterclass sulla cucina italiana realizzato dalla Scuola Alma in collaborazione con il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale.
“Nonostante le limitazioni imposte dalla pandemia, sarà un’intensa settimana di condivisione della nostra eccellenza culinaria in Portogallo, dove la nostra cucina e i benefici della dieta mediterranea sono oggetto di apprezzamento sempre più evidente”, ha detto l’Ambasciatore Carlo Formosa presentando l’iniziativa alla stampa. “Considerata la necessità di dare un formato digitale agli eventi in programma, abbiamo voluto ideare una manifestazione che consentisse di raggiungere un pubblico il più vasto ed eterogeneo possibile. Si tratta in sostanza di un’iniziativa che grazie alla sinergia dell’intero Sistema Italia in Portogallo mira a coinvolgere chiunque sia interessato alla nostra arte gastronomica, e che voglia anche contribuire in modo creativo, con uno scatto, a stimolare l’immaginario che solo i nostri eccezionali sapori riescono a evocare”, ha ribadito l’ambasciatore.
Grazie all’elevato livello di adesione tra le aziende del settore eno-gastronomico coinvolte nell’iniziativa, così come tra ristoranti e bar che hanno aderito, durante la Settimana verranno elaborati menu speciali appositamente ideati e ispirati alla cucina italiana. La Settimana della Cucina si conclude venerdì 27 novembre con uno spettacolo dedicato all’infanzia: “Oggi mi mangio le parole”, un viaggio tra le favole e le tavole, da Artù ad Artusi, a cura del Teatro Verde di Roma. Un conferenziere, circondato da burattini e pupazzi, propone uno spettacolo a metà strada tra circo e conferenza in cui musica, pittura, letteratura e teatro si danno appuntamento in cucina.