Dalle Canarie arriva l’originale idea di produrre un vino ricavato dalle banane. L’idea, estremante originale, è di Bodegas Platé, azienda vinicola di Tenerife, nelle Isole Canarie, che, guidata da un’attività di ricerca e sviluppo, ha dato vita al primo “vino” di banana Igp, con l’obiettivo di azzerare gli sprechi legati al commercio e all’esportazione della frutta.
La grande distribuzione scarta, infatti, i prodotti che, pur essendo di alta qualità, non rientrano nello standard estetico richiesto per la commercializzazione. Grazie alla scorsa edizione di CIBUS, il gruppo di imprenditori innovativi che la lanciato il brand “Gusto Canario”, nato dall’esperienza di alcuni imprenditori italiani che tra le specialità delle Isole Canarie, hanno selezionato il bianco semisecco e il fruttato a base di banane, selezionando vini innovativi dal gusto originale per accompagnare un aperitivo, carni bianche ma anche il pesce, un risotto delicato o un dessert.
Il procedimento per ottenere questo vino è identico a quello tradizionale: l’azienda seleziona le banane al giusto punto di maturazione, la polpa, tritata finemente, viene fermenta a freddo in contenitori di acciaio inox grazie all’aggiunta dei lieviti. Esiste anche una versione semisecca con sentori di frutta esotica. Viene consigliata per accompagnare aperitivi, carni bianche ma anche risotti o piatti di pesce alla griglia. Il bianco semisecco è stato premiato con la medaglia d’oro nell’edizioni 2020 e 2021 di Cinvé, il noto concorso internazionale patrocinato dal Ministero spagnolo per l’agricoltura, la pesca e l’alimentazione. Il bianco fruttato dalle note floreali accompagna bene antipasti, pesce crudo (sushi, sashimi) e pesce affumicato, risotti, insalate e dolci. La banana, introdotta nell’arcipelago dai marinai portoghesi già nel VI secolo d.C., ha trovato alle Canarie un terreno e un ambiente ideale che ne hanno favorito la diffusione, fino a rendere queste isole il primo produttore fra i Paesi europei.
L’idea di Bodegas Platé di utilizzarla per farne un vino è nata dal desiderio di non sprecare la frutta di alta qualità che non viene commercializzata in quanto non in linea con lo standard “estetico” richiesto dalla grande distribuzione organizzata. Lo stesso principio ha portato la cantina a produrre altre varianti di vino di frutta, come la mora e la maracuja, e ampliare l’offerta a creme d’aceto di banana alla frutta, in particolare mora, mango e maracuja. L’originalissima idea Gusto Canario, innovativa start-up nata dall’incontro di tre imprenditori e professionisti italiani che hanno fatto delle “isole fortunate” la loro casa, merita di essere conosciuta e imitata per l’originalità e la creatività d’impresa dimostrata.
Vivendo alle Canarie, il gruppo di imprenditori e professionisti hanno imparato a conoscere una cucina che nel corso dei secoli ha accolto e inglobato le influenze delle culture africana, europea e sudamericana, diventando emblema di una tradizione realmente multietnica e internazionale. L’obiettivo di Gusto Canario è dare visibilità alle eccellenze canarie frutto di questa tradizione, aiutando i piccoli produttori locali ad affacciarsi o rafforzare la propria presenza nei mercati europei, a partire dall’Italia.
La scelta dell’Italia come trampolino di lancio del progetto segue una strategia precisa: rivolgersi ai “foodie” per antonomasia, gli italiani, che grazie alla profonda cultura del buon cibo e del buon bere sanno riconoscere e apprezzare la consistenza e i sapori ricercati, nonché l’elevata qualità dell’offerta enogastronomica delle Isole Canarie. D’altronde, come evidenziano i professionisti del food, “l’educazione italiana al gusto” riesce a guidare la selezione dei prodotti, che devono rispondere a criteri di diversità, rilevanza e originalità per essere proposti all’interno dello shop del progetto “Gusto Canario”.