ARTICOLI:
Armi fuori controllo: l’altra faccia della guerra in Ucraina
“La rete che ferisce”: alla LUISS un confronto su violenza di genere e abusi digitali nell’epoca dell’intelligenza artificiale
Bambini Invisibili
Generazioni sempre connesse: libertà o prigionia tecnologica?
Tensione alle stelle tra USA e Venezuela
Il porno come surrogato educativo è il fallimento della società adulta
Presentata la prima “Casa dell’Autonomia” per donne vittime di violenza
Federitaly e ITPI insieme per la tutela e la promozione del 100% Made in Italy
In Senato viene presentata la “macchina miracolosa”
Troppa violenza giovanile, è il momento in cui la società deve interrogarsi
Lo Spessore
  • PRIMA PAGINA
  • ATTUALITA’
  • STORIA
  • ARTE
  • S U D
  • COS’È LO SPESSORE
ATTUALITA'

Destini europei. Quo vadis, Polonia?

di Luigi Sanlorenzo 10 Ottobre 2021
di Luigi Sanlorenzo 10 Ottobre 2021
1,1K

[ La tomba di Chopin al Cimitero del Pére Lachaise a Parigi]

Sta destando scalpore ed apprensione la decisione del Tribunale Costituzionale polacco di non riconoscere il principio della prevalenza delle disposizioni dell’Unione Europea su quelle interne dei singoli paesi membri. Un duro colpo al processo di progressiva unificazione che rischia di rappresentare una nuova ferita dopo quella, ancora oggi incomprensibile di Brexit che molti britannici stanno ora rimpiangendo, anche per le ricadute finanziarie ed occupazionali nel Regno Unito del dopo pandemia.

Il governo polacco ha esacerbato lo scontro sullo stato di diritto con l’Unione europea chiedendo al Tribunale costituzionale, un organo considerato illegittimo, di verificare la compatibilità dei Trattati europei con la Costituzione polacca. Il tribunale ha ritenuto i Trattati incompatibili, affermando perciò la supremazia del diritto nazionale su quello comunitario. Questa rottura dell’ordinamento giuridico europeo può risolversi solo in tre modi: con una modifica della Costituzione polacca, con una modifica dei Trattati oppure con l’uscita della Polonia dall’Ue.

Nel frattempo ben dodici Paesi dell’Unione – Austria, Cipro, Danimarca, Grecia, Lituania, Polonia, Bulgaria, Repubblica Ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia e Repubblica Slovacca – progettano di costruire muri e barriere per arginare il flusso dei migranti provenienti dalla rotta balcanica e, in un delirio di egoismo, pretendono addirittura che sia l’Unione a finanziarne la costruzione.

Gli ultimi a mettersi all’opera in ordine temporale, a causa degli afflussi dalla Bielorussia, sono stati Lituania e Polonia, ma vari Paesi Ue già possono vantare barriere di filo spinato, dai tempi della grande crisi migratoria del 2015-2016. Una richiesta di esborso rispedita al mittente dalla commissaria agli Affari interni Ylva Johansson, che dal Consiglio Ue a Lussemburgo, pur accettando l’idea della fortezza Europa (“ogni Paese ha diritto a difendere le proprie frontiere come crede, pur nel rispetto dell’acquis europeo”), ha respinto ogni ipotesi di stanziamenti comunitari. “Ci sono già molti altri progetti sul tavolo”, ha tagliato corto.

L’iniziativa ha trovato invece il sostegno pubblico della presidenza di turno slovena del Consiglio Ue, e in Italia è stata subito cavalcata da Matteo Salvini, in cerca di rimonta dopo la batosta delle amministrative: “Se ben 12 Paesi europei con governi di ogni colore chiedono di bloccare l’immigrazione clandestina, con ogni mezzo necessario, così sia. L’Italia che dice?”.

Roma a dire il vero si è tenuta ben alla larga dalla proposta dei dodici, preferendo piuttosto sollecitare Bruxelles sulle partnership con i Paesi terzi, in una lettera assieme agli altri componenti del gruppo dei Med5 (Spagna, Malta, Grecia, e Cipro). Servono “ulteriori sforzi in collaborazione con i Paesi di origine e transito su questioni di interesse comune”, con “progressi tangibili nei finanziamenti” e una “maggiore concretezza e certezza sul percorso” in tempi brevi, “giorni o settimane”, hanno scritto i Paesi della fascia Mediterranea, respingendo anche l’ipotesi di spacchettare il negoziato sul Patto per l’asilo, come proposto dalla presidenza di turno, più attenta agli aspetti della sicurezza che a quelli della solidarietà.

“L’Unione europea deve colmare il ritardo fin qui accumulato, sviluppando, in tempi rapidi e con azioni concrete, gli impegni assunti sul fronte dei partenariati strategici con i principali Paesi del Nord Africa, a partire da Libia e Tunisia”, ha insistito la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, subito rassicurata, o almeno in parte, da Johansson. “I piani d’azione sono quasi tutti pronti”, ha spiegato la svedese, ammettendo però che i “fondi comunitari sono limitati”. “Non possiamo spendere più soldi di quelli che sono stati stanziati dagli Stati membri”, ha avvisato la commissaria, in questi ultimi giorni divisa tra i tentativi di ottenere più impegni dai 27 per i reinsediamenti dei profughi afghani a rischio e le notizie di respingimenti violenti dei profughi ai confini di Grecia e Croazia. “I report pubblicati su quanto avviene sono scioccanti – ha chiarito Johansson -. Occorre un’indagine, ma quanto riportato sembra indicare un qualche tipo di orchestrazione della violenza alle frontiere esterne, e sembrano esserci prove convincenti di un uso improprio dei fondi europei, che devono essere approfondite”. Denunce su cui ora Bruxelles vuole vederci chiaro: ne va della “reputazione dell’Europa”.

La domanda allora è d’obbligo: dove va l’Europa mentre gli Stati Uniti si disimpegnano su molti scenari e il presidente cinese Xi Jinping annuncia esplicitamente di volersi riprendere l’isola di Taiwan, fingendo di ignorare cosa è accaduto ad Hong Kong, dopo l’illusoria promessa di “un Paese, due sistemi”?

Il debito che l’Europa ha con la Polonia non può essere misurato dai parametri finanziari dell’Unione, ma più alto ancora è il debito che la Polonia ha con la propria eredità culturale che oggi rischia seriamente di non onorare.

Il Paese possiede un patrimonio immenso di conoscenze e di sensibilità molteplici. Diciassette Premi Nobel tra cui Henryk Sienkiewcz, l’autore di Quo vadis? Isaac B. Singer, Wislawa Szymborska, Olga Tokarczuc, Lech Walesa, Andrew Victor Shally, Reinard Selten, Marie Curie, Maria Goeppert Mayer, Georges Charpak, Roald Hoffman.  Un astronomo, Niccolò Copernico, ribaltò il mondo celeste e un Papa santo, tra i più duraturi ed efficaci nella storia millenaria della Chiesa e tra i leaders più influenti del mondo, contribuì a fare la stessa cosa con quello terreno che gli fu contemporaneo.

La storia millenaria del Paese è lunga e complessa e le sono state dedicate pagine di grande interesse che non sarà difficile per il lettore reperire anche sul web. Una buona guida alla lettura può essere rintracciata nel sito.

Qui interessa tentare di “isolare” il DNA di una nazione dal passato travagliato e in cui spesso hanno banchettato molte potenze europee a partire dalla sua prima configurazione statuale avvenuta nel X secolo sotto la dinastia dei Piast con il duca Mieceslao I che si convertì al Cristianesimo; il primo re della Polonia fu il figlio Boleslao. L’unità durò poco più di due secoli dopo i quali cominciarono le grandi spartizioni che avrebbero sfiancato il Paese, senza mai però indebolirne il desiderio di risorgimento e di unità soddisfatto nel XVI secolo sotto la dinastia degli Jagelloni, con Giovanni III Sobiesky.

Durò solo un secolo perché già alla fine del ‘700 il territorio venne spartito tra Austria, Prussia e Russia. Fu necessario attendere la fine della prima guerra mondiale perché, anche dietro le pressioni del presidente degli Stati Uniti Harold Wilson che ne definì il destino in uno dei famosi tredici punti, a Versailles si decidesse di farne una repubblica “cuscinetto” tra Germania e Russia. Ma il cuscinetto si trasformò presto in una noce che sarebbe stata schiacciata prima dalla Germania nazista e successivamente dall’ Unione Sovietica di Josif Vissarionovic Dzugasvili, l’attor tragico con nome d’arte Stalin, entrando a far parte del Patto di Varsavia.

La Polonia tornerà all’attenzione del mondo il 16 ottobre del 1978 con l’elezione al soglio pontificio di Giovani Paolo II, di cui l’incerta pronuncia del nome e cognome, Karol Wojtyla, da parte del Cardinale Pericle Felici tenne per qualche secondo il mondo con fiato sospeso, pensando che si trattasse del primo papa africano.  Ma il cinquantottenne papa polacco fu il primo in molti altri ambiti tra cui, massimamente il contrasto ai totalitarismi ed a ciò che ne restava nel mondo e nel proprio Paese natale.

Il ruolo di grimaldello esercitato sotto così alta protezione dal sindacato dei lavoratori dei cantieri navali di Danzica guidato da Lech Walesa, i mille equilibrismi del generale Wojciec Jaruzelsky accompagnati dalla consapevolezza che l’Unione Sovietica stava per abbandonare al propri destino i paesi satelliti, contraddistinsero il decennio che portò nel 1990 all’uscita della Polonia dall’orbita sovietica e nel decennio successivo al suo ingresso nell’economia di mercato e nella NATO nel 1999, diventando membro dell’Unione Europea nel 2003 e tra i principali prenditori di fondi comunitari con i quali ha profondamente rinnovato il Paese sia sul piano infrastrutturale che economico, diventando meta ambita per molte imprese italiane favorite dal minor costo del lavoro e dalle allettanti politiche fiscali.

A gennaio del 2019 il Wall Street Italia ha riportato la dichiarazione del capo di gabinetto del primo ministro Mateusz Morawiecki, Mikal Dvorczyk secondo cui: “la data di adozione della moneta unica non ha nulla a che vedere con il processo di adesione all’UE” e, ad oggi, oltre il 63% della popolazione preferisce tenersi lo zloty piuttosto che fregiarsi dell’euro. (Fonte Eurobarometro).

Nonostante la favolistica cinematografica sia popolata di contesse dai nomi impronunciabili, da ufficiali di cavalleria e da esuli fieri e risorgimentali, la Polonia non ha mai amato l’Europa. Da essa le sono giunte divisioni, dolori ed umiliazioni ed anche per il suo passaggio al “mondo libero” è più grata al proprio santo conterraneo ed agli Stati Uniti di Trump piuttosto che alla Francia, alla Spagna o all’Italia e meno che mai alla Germania i cui modelli democratici le sono in parte estranei, anche a motivo della dichiarata laicità dello stato e di antichi livori non abbastanza dimenticati.

Il 90% dei polacchi si dichiara di fede cattolica e il turismo religioso è parte non piccola dei flussi finanziari provenienti dall’estero. Nonostante il formale ateismo, il sentimento religioso ha resistito anche negli anni più crudeli dello stalinismo, facendosi catacombale e non privo di martiri, dai cento otto durante il nazismo proclamati beati da Giovanni paolo II nel 1999 a Padre Padre Jerzy Popieluszco, assassinato nel 1984 da quattro funzionari della polizia politica, poi processati e condannati e innalzato agli onori degli altari da Benedetto XVI nel 2010.

La tradizione ebraica è quasi scomparsa in quanto a consistenza della popolazione a motivo dello sterminio perpetrato dai nazisti con gli Einsatzgruppen, i reparti speciali che ripulivano le retrovie da ebrei, comunisti, omosessuali ed oppositori del regime. Di notevole interesse è il romanzo Le Benevole (Les Bienveillantes) di Jonathan Littell pubblicato in italiano nel 2008 da Einaudi, dove in un clima da “caduta degli dei” quegli anni e quegli orrori sono narrati in prima persona da uno dei carnefici, il maggiore Maximilien Aue con forti richiami ai temi cari a Thomas Mann ed espressi in La Montagna Incantata, Morte a Venezia, Doctor Faustus. Quasi mille pagine tra incubi, trasgressioni e desiderio di un’impossibile redenzione.

Non si dimentichi infine che il nome del campo di concentramento di Auschwitz è traduzione tedesca del comune di Oswiecim, i cui abitanti, ritenuti complici omertosi dei nazisti, furono costretti dagli Alleati a dare nuova e più degna sepoltura alle centinaia di migliaia di salme di vittime dell’Olocausto ritrovate in sommarie fosse comuni. Né migliore fortuna ebbero gli ebrei sotto il comunismo sovietico che rinnovava così l’antica tradizione dei pogrom, facendo delle migliaia di richieste di emigrazione verso Israele una merce di scambio politico/diplomatica con gli Stati Uniti.

Nonostante i pochi superstiti, la traccia dell’ebraismo si respira in ogni angolo della Polonia e lo scrittore di lingua yiddish Isaac B. Singer, naturalizzato americano, ne è stato più volte il nostalgico cantore. Eppure, nel 2018 il premier Morawiecki ha sostenuto in Parlamento la penalizzazione dell’uso di espressioni che attribuiscono alla Polonia la responsabilità per l’Olocausto o per i crimini nazisti, come “campi di sterminio polacchi”, e nel 2021, norme che hanno posto limiti temporali alla rivendicazione dei beni confiscati ai sopravvissuti alla Shoah e i discendenti delle vittime. Per queste politiche la comunità ebraica ha accusato il suo Governo di perpetrare revisionismo storico ed Israele ha ritirato il proprio ambasciatore.

Fatta l’anamnesi, è ora di esaminare i sintomi e stilare la diagnosi di quanto sta accadendo in questi giorni. La prognosi è infausta.

Com’è noto, Polonia, Ungheria e, ad oggi, anche la Slovenia si dichiarano contrarie alla condizione posta dall’Unione circa il rispetto dei principali pilastri dello stato di diritto su cui essa stessa si fonda. Al riguardo, si veda il dettagliato rapporto di Amnesty International sulle violazioni accertate e che riguardano libertà di stampa, autonomia della magistratura, trattamento delle minoranze etniche, politiche di accoglienza dei profughi ed altro che hanno portato ad una procedura d’infrazione e ad un forte pronunciamento della Corte Europea di Giustizia entrambi avversi alla Polonia.

Ora che, anche in forza della crisi economica dovuta agli effetti della pandemia, i tempi si fanno più stringenti, i tre paesi, forti dei meccanismi di unanimità previsti per le decisioni europee, si mettono di traverso Alle perplessità dei “paesi frugali” nei confronti del “Belpaese” di cui ho scritto altrove si aggiunge ora un nuovo fronte apertamente ostile alle politiche di Ursula von der Leyen.

Resta da chiedersi a chi giova tale contrapposizione? Cosa spinge paesi grandi prenditori sino a ieri di fondi europei ed ugualmente colpiti ora dalla pandemia ad ostacolare il processo di unificazione europea? Quali modelli alternativi di assetto istituzionale, di sviluppo sociale e di politiche economiche li stanno allontanando dall’Europa? E verso dove?

La risposta è univoca, quanto dura. Le “democrature” di Orban in Ungheria, di Morawiecki in Polonia e di Matovic in Slovacchia sono rette da partiti conservatori, sovranisti e xenofobi e sono tre dei quattro membri del gruppo di Visegrad. Secondo la definizione del compianto Giovanni Sartori “La democrazia aliberale è già una democrazia totalitaria”.  Essa mantiene in vita l’espressione democratica del voto ma una volta ottenuto il potere taglia fuori il popolo da ogni controllo sul proprio operato e demolisce l’architrave costituito della tripartizione dei poteri.

Il problema allora è di altra natura. Perché quei popoli non si ribellano, perché nella stragrande maggioranza vogliono regredire all’etimologia del termine che li accomuna slaves (schiavi) e da cui in alcuni momenti molto importanti della propria storia si sono liberati? Possiamo avanzare una modesta risposta: essi hanno paura di tornare ad essere poveri e, si sa, tale prospettiva è insostenibile per quanti hanno sperimentato cosa fosse, dopo secoli, una condizione di relativa agiatezza, mentre ancora ricordano la miseria precedente provata negli anni del comunismo, più o meno mitigato, che li ha visti crescere. Poco importa se anche in quei paesi le diseguaglianze sociali sono ormai diventate incolmabili.

Il disagio della Polonia come dell’Ungheria e degli altri Paesi cugini, ha una data precisa. E’il primo dicembre 2019, Ursula von der Leyen è eletta Presidente della Commissione Europea, con il sostegno determinante offerto a sorpresa dal Movimento Cinque Stelle, mossa troppo astuta per essere stata pensata dagli attuali dirigenti che si sono limitati ad eseguirla ricavandone indubbi e cospicui vantaggi. Essa tuttavia può essere letta oggi come il primo passo della normalizzazione del Movimento e della sua progressiva integrazione con il Partito Democratico oggi sotto gli occhi di tutti.

Tale evento ebbe inizialmente due effetti immediati: l’arresto dell’onda sovranista pronta ad impadronirsi dell’Unione per deviarne il corso in direzione anti euro ed il consolidamento della l’influenza di Angela Merkel, che da qualche giorno ha lasciato la politica governativa.

Il differenziale di contenuti e valori con l’Unione Europea è ormai significativo. Le politiche ambientali in direzione del contenimento delle emissioni di CO2 contrastano con le loro ambizioni di sviluppo industriale energivoro ancora in corso, le scelte in materia di immigrazione contrastano con lo sciovinismo tradizionale degli elettori, le aperture al mondo islamico cozzano con l’atavico odio maturato nell’essere stati per secoli frontiera spesso solitaria rispetto all’espansione ottomana; il laicismo europeo è percepito come blasfemo rispetto a quelle che essi ritengono le profonde radici cristiane e su temi quali aborto, omosessualità e ruolo delle donne nella Chiesa molti fedeli  accedono ancora a livelli preconciliari e guardano con sospetto ogni apertura su temi liturgici e dottrinali.

Scandalizzati da Francesco e ancora ipnotizzati da Giovanni Paolo II, se fosse ancora di moda non esiterebbero a proclamare un proprio antipapa. Non ne hanno bisogno, avendo comunque nella Chiesa Ortodossa una sponda a cui eventualmente appoggiarsi, incontrandosi sul terreno comune della tradizione.

E gli intellettuali?

Secondo Jakub Majmurek, pubblicista e critico culturale vicino agli ambienti del collettivo Krytyka Polityczna, le radici sono lontane: “La maggior parte degli intellettuali polacchi post ‘89 ha sempre avuto posizioni, magari non necessariamente di sinistra, ma di certo non di destra. Ha sempre mantenuto le distanze dagli ambienti di cui PiS (Diritto e Giustizia, in polacco Prawo i Sprawiedliwość, PiS è un partito politico polacco di destra o estrema destra di ispirazione conservatrice clericale, nazionalista e illiberale ndr)  è stata l’evoluzione e che già allora l’élite intellettuale guardava con distacco.

Da quando PiS ha preso il potere, non è riuscito a invertire questa tendenza. E nonostante abbia occupato istituzioni culturali di vario genere, questo non ha avuto come effetto la creazione di intellettuali capaci di parlare al di fuori della cerchia più stretta degli ultraconservatori che erano già il loro pubblico”.

La Polonia insomma vive la drammaticità del proprio destino che la poetessa Wisława Szymborska, Premio Nobel per la Letteratura nel 1996, ha voluto così profeticamente descrivere:

“Nulla è cambiato. | Il corpo trema, come tremava | prima e dopo la fondazione di Roma, | nel ventesimo secolo prima e dopo Cristo, | le torture c’erano, e ci sono, solo la terra è più piccola | e qualunque cosa accada, è come dietro la porta.”

Potrà mai il cuore di Fryderyk Chopin che, separato dal corpo, riposa a Varsavia nella Chiesa della Santa Croce, comporre per questa nuova Polonia il suo ultimo Notturno?

Luigi Sanlorenzo

Palermo 1956. Di formazione filosofica, economica e scout ne ha declinato i valori nell’ambito delle analisi strategiche, delle dinamiche del cambiamento e dello sviluppo delle risorse umane, secondo gli indirizzi di Humanistic Management. Ha ricoperto incarichi di responsabilità e di consulenza presso istituti di credito e società multinazionali e ha rivestito cariche istituzionali negli anni ‘90 al Comune durante la Primavera di Palermo e sino al 2017, nell’Università degli Studi di Palermo, sino al 2015. Ha insegnato nei licei, nelle Università di Palermo, di Messina e di Macerata, presso la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione, ISIDA e CERISDI di cui è stato consulente del presidente. In qualità di titolare di Studiofor Management Education ha progettato e diretto per oltre dieci anni altrettanti master professionalizzanti in Direzione del Personale. E’ stato presidente regionale Sicilia e consigliere nazionale dell’Associazione Italiana Formatori (AIF, MIlano) e presidente della Commissione RYLA del Distretto Rotary 2110 Sicilia e Malta. Pubblicista iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Sicilia, collabora con riviste specialistiche della formazione e del management e con quotidiani online. Tra i più noti esperti italiani di leadership, è presidente dell’associazione senza scopo di lucro P.R.U.A. (Progetto Risorse Umane per l’Autonomia) fondata a Palermo nel 2001. Dal 2022 è Direttore della rivista Nuovi Approdi dove riporta anche i suoi articoli precedentemente pubblicati da LoSpessore.com

AttualitàLuigi Sanlorenzo

ALTRI ARTICOLI DI ARCHIVIO CHE POTREBBERO INTERESSARE

A scacchi con la morte: l’ultima partita di Giovanni Falcone

22 Maggio 2020

Il giusto spazio per il bio-giornalismo

26 Agosto 2023

Dalla globalizzazione alla società del limite

18 Aprile 2020

Ansia e Panico: i più giovani chiedono aiuto

21 Febbraio 2022

La Giornata mondiale per la prevenzione del suicidio

16 Settembre 2024

Il caso Garlasco e la società del sospetto

8 Ottobre 2025

Dal Checkpoint Charlie ai complotti di palazzo. Il ragù dello spionaggio italiano

16 Novembre 2021

In Senato viene presentata la “macchina miracolosa”

22 Ottobre 2025

La dipendenza da smartphone: nuova frontiera delle crisi giovanili e vera sfida sociale

7 Giugno 2025

Quell’assurda campagna mediatica contro i Navigator priva di fondamento

10 Gennaio 2021

Api, bosco e sottobosco del Mediterraneo

17 Agosto 2022

Bluesky vs. X: la querelle intorno a Elon Musk

18 Novembre 2024

UE: un’unione mai cosi disunita

20 Febbraio 2021

IL PARLAMENTO EUROPEO (Parte Sesta)

9 Ottobre 2024

Il Bilancio Europeo per i prossimi sette anni rappresenta una sfida epocale

25 Novembre 2020

Come sarà l’Europa…nel 2025

14 Novembre 2020

Italia, quel primo paese al mondo che rischia di finire fuori dal G10?

29 Dicembre 2021

L’Italia e l’inviato speciale per il clima

21 Gennaio 2022

Il muro che cadde addosso al mondo

9 Novembre 2021

L’evoluzione della sicurezza informatica con l’intelligenza artificiale: una visione critica

29 Marzo 2025

La crescita delle nuove professioni per rafforzare la sostenibilità

10 Ottobre 2021

Scandalo preti pedofili in Francia: un dossier ne rivela numeri agghiaccianti

7 Ottobre 2021

Analizzando lo scontro tra Zelensky e Trump: show o finzione?

3 Marzo 2025

La Morte non va in vacanza

31 Ottobre 2021

IL PARLAMENTO EUROPEO (Parte Quarta)

28 Maggio 2024

Rohingya: i migranti dimenticati

18 Agosto 2023

Il monito del Papa: La migrazione uno scandalo sociale dell’umanità

3 Gennaio 2022

La sicurezza alimentare e le nuove dinamiche agroalimentari

11 Giugno 2022

Tra promozione dei diritti umani e sviluppo sostenibile

10 Luglio 2021

L’Asia del 2022

1 Gennaio 2023

Quel grande bisogno di rinascere. La Vita Nuova di Dante innamorato

28 Marzo 2021

L’affair Albania: una questione irrisolta nella gestione dei flussi migratori

23 Ottobre 2024

Godiamoci pandoro e panettone: i prossimi potrebbero essere fatti con farina di grillo

5 Gennaio 2023

Ogni 10 ore un suicidio: un dramma senza fine

11 Settembre 2023

La strada (piena di buche) della concessione Autostrade

14 Ottobre 2020

I nuovi schiavi

24 Novembre 2022

I nanomateriali e le nanotecnologie per il trattamento dei beni culturali in legno

6 Novembre 2021

Spettacolarizzare la malattia, democratizzare il privato

4 Aprile 2022

Piano Marshall e Next Generation EU, analogie e differenze

20 Maggio 2021

Giornata Mondiale della Terra: i punti dolenti a cui non si pone rimedio

23 Aprile 2022

Il testo del monologo di Antonio Scurati per il 25 Aprile

22 Aprile 2024

Traffico di opere d’arte: un fenomeno storico senza tempo

16 Agosto 2023

Gli amori liquidi e le relazioni imperfette

23 Gennaio 2023

Un nuovo slancio alla cooperazione commerciale e istituzionale tra Italia e Uzbekistan

21 Aprile 2023

Il “nuovo Uzbekistan” tra modernizzazione e riforme economiche

19 Agosto 2021

ONU e polemiche ucraine: Guterres vola da Putin

26 Aprile 2022

La regione canadese della Nuova Scozia diviene un modello per la sostenibilità

23 Luglio 2022

La preziosa ambra grigia per la cosmesi naturale

9 Ottobre 2021

MSNA: è necessario saper leggere i numeri

27 Febbraio 2024

Cocktail

1 Agosto 2023

La X edizione dell’International Forum on Industrial Biotechnology and Bioeconomy

29 Settembre 2020

Il futuro di Palermo e il governo dei migliori

23 Maggio 2021

A mente fredda, la super vittoria di Donald Trump e gli errori dei democratici di comunicazione

11 Novembre 2024

Quando la Storia torna indietro

13 Novembre 2021

Progresso tecnologico: un’illusione di avanzamento o un regresso mascherato?

1 Ottobre 2024

La valorizzazione di Ischia, la finanza e lo sviluppo sostenibile

15 Ottobre 2021

La crescita della cooperazione per lo sviluppo del Mediterraneo

14 Dicembre 2021

Tribù amazzoniche e l’urgenza di vaccinarsi

14 Gennaio 2022

Tra Marcel Proust e Primo Levi: il pellegrinaggio nella memoria di Winfried George Sebald

18 Luglio 2021

La promozione del Made in Italy dopo il coronavirus

26 Luglio 2020

ADAS: Sistemi di assistenza avanzata alla guida. Il punto

8 Aprile 2023

La Giornata Internazionale delle Famiglie. Occasione di festa e di riflessione

14 Maggio 2021

L’umanità nell’era dell’AI: gentilezza, rischi e sfide etiche

8 Maggio 2025

Cocaina nell’area della reception della Casa Bianca

7 Luglio 2023

Il caso doping di Alex Schwazer: il GIP chiede l’archiviazione?

4 Dicembre 2020

Spose bambine: quell’agghiacciante piaga, tanto discussa mai risolta

28 Novembre 2024

Antiche e moderne povertà di Palermo. L’apostolo dimenticato

10 Settembre 2020

Strategia Unione Europea: il kit di sopravvivenza in caso di conflitto

29 Marzo 2025

La lecita domanda del Santo Padre e la risposta sotto gli occhi del mondo

21 Novembre 2024

Quella fake news che poteva essere uno scoop

6 Gennaio 2023

In Senato è guerra sulla….guerra

6 Maggio 2022

Digitale in Sicilia? No, grazie, meglio un buon vecchio almanacco!

10 Gennaio 2021

Il piano della Nato per l’ingresso dell’Ucraina

21 Ottobre 2024

La nuova frontiera della Mafia è il Cyberspazio

21 Giugno 2024

La corda e il palo: breve saggio sulla tortura, con postilla

28 Febbraio 2021

Morire a 12 anni per una sfida…incomprensibile

18 Marzo 2021

L’impatto sull’ambiente del settore militare

5 Gennaio 2022

La formazione alla sostenibilità alimentare, industriale ed energetica per l’occupazione del domani

20 Marzo 2021

Il governo della Namibia definisce “esercizio necessario” abbattere 723 animali

29 Agosto 2024

La Sicilia che verrà. Il dovere di sognare in una notte di fine estate

4 Ottobre 2020

Tra mito e fede religiosa. Le suggestioni della Pasqua nella letteratura e nel cinema

4 Aprile 2021

La riscoperta delle erbe mediterranee del Cilento

9 Agosto 2022

Emergenze inevitabili o eventi (spesso) prevedibili?

26 Maggio 2023

Nuove sanzioni multimilionarie per alcune case automobilistiche tedesche

12 Luglio 2021

Dati rubati, futuro conteso: quel cortocircuito tra pirateria digitale e IA

23 Maggio 2025

Viaggi estremi per persone estremamente ricche

26 Giugno 2023

Fondi del PNRR: le misure del governo e i “benefici per l’ambiente” con i combustibili fossili

26 Maggio 2025

Alcune novità della posizione italiana nel negoziato sulla Programmazione Europea 2021 – 2027

16 Giugno 2021

Lo sfrenato consumismo e la complessa gestione dei rifiuti

10 Novembre 2020

L’anno decisivo per i fondi dedicati all’internazionalizzazione

16 Gennaio 2022

Tutti uguali davanti al virus…o forse no

28 Marzo 2020

La Goletta Verde ad Acciaroli per l’Area Marina Sperimentale

9 Luglio 2022

La crisi della sabbia

3 Ottobre 2023

Next Generation EU l’impatto sulla Pubblica Amministrazione italiana

7 Dicembre 2020

Cancro: una pandemia evitabile se solo lo si volesse

4 Febbraio 2021

Siamo tutti più cattivi ma non prendiamocela con i bambini

31 Maggio 2022

La crescita economica del Mediterraneo con “food delivery” e agricoltura di precisione

26 Gennaio 2021

Centenario dell’Università Cattolica. Mattarella indica il futuro educativo dell’Italia

15 Aprile 2021

I marchi culinari del Perù certificati e protetti in tutto il mondo dall’ONU

19 Dicembre 2021

Numeri che parlano chiaro: la crescente fuga di “camici bianchi” causerà una riduzione dei medici di base

24 Dicembre 2023
✍ ANALISI, VISIONI E PROSPETTIVE ✍



Collaboratori volontari:


● C. Alessandro Mauceri


● Vito Vacca


● Francesco Pira


● Luigi Sanlorenzo


● Riccardo Renzi


● Domenico Letizia


● Valentina Becchetti


● Andrea Cangemi


● Luca Ballori


● Francesco Alberti


● Domenico Sinagra


● Paolino Canzoneri

CONTATTO

Per richieste di collaborazione, informazioni e segnalazioni:

SOCIAL

Facebook

CERCA

PREFERITI DAI LETTORI

  • Armi fuori controllo: l’altra faccia della guerra in Ucraina

    10 Novembre 2025
  • Max Ernst. Il surrealista psicoanalitico

    10 Novembre 2020
  • Gustav Klimt. Un tranquillo ribelle che amava le donne

    5 Dicembre 2020
  • La valorizzazione del mare di Acciaroli diviene un esempio per il Mediterraneo

    14 Agosto 2022
  • Diego Velàzquez: il pittore dei pittori

    15 Settembre 2020
  • Alfabetizzazione informatica: una necessità per tutti o un’utopia?

    6 Aprile 2025

VARI ARTICOLI DI ARCHIVIO

  • Oggi il ricordo della strage di Sant’Anna di Stazzema del 12 Agosto 1944

    12 Agosto 2020
  • Femminicidi: oltre le polemiche l’unica strada, educare al rispetto

    8 Settembre 2022
  • Nell’indifferenza dei media il Senato italiano ha respinto la mozione che richiedeva il riconoscimento dello Stato di Palestina

    25 Febbraio 2025
  • La 48° edizione della Sagra dell’Uva di Galluccio tra la promozione delle eccellenze locali e il turismo delle radici

    18 Settembre 2024
  • I have a dream…anche io ho un sogno

    28 Agosto 2023
  • “Cuore di Tenebra”. Da un grande capolavoro, la metafora di una città

    30 Maggio 2021
  • Se vuoi la Pace costruisci la Pace…con le bombe a grappolo?

    13 Luglio 2023
  • La promozione del Made in Italy dopo il coronavirus

    26 Luglio 2020
  • Al via la seconda edizione del Corteo Storico Rievocativo “Carlo Aragona Tagliavia”

    7 Ottobre 2023
  • Arte e avanguardia: Nicola Manzan traspone in musica il travaglio doloroso di pazienti con disturbi mentali

    23 Giugno 2021
  • Fake News, travolgono anche gli adolescenti

    13 Febbraio 2022
  • I rischi della sindrome da “Anatra Galleggiante”: sui social solo successi

    16 Agosto 2024
  • Striscia di Gaza: le violenze contro i più piccoli iniziate da ben prima del 7 ottobre

    26 Febbraio 2024
  • La Sicilia che verrà. Il dovere di sognare in una notte di fine estate

    4 Ottobre 2020
  • Paolo Volponi: l’utopia della parola tra industria, poesia e politica

    27 Giugno 2025
  • Cocktail

    1 Agosto 2023
  • Il conflitto Russo Ucraino e le altre guerre figlie di un dio minore

    29 Dicembre 2022
  • I disturbi dell’autismo: la preoccupante ascesa nell’era pandemica

    1 Aprile 2021
  • Bilancio 2020: annus horribilis ma per alcuni di più…

    31 Dicembre 2020
  • L’Economia Circolare in Sicilia: il riutilizzo degli pneumatici, innovativo e sostenibile

    29 Marzo 2025
  • Violenze sui minori – Cyberbullismo e Pericoli in Rete”. Un incontro a Palermo il 13 novembre 2023

    8 Novembre 2023
  • Generazioni sempre connesse: libertà o prigionia tecnologica?

    2 Novembre 2025
  • Il 22 Aprile 2020 in tutto il mondo si celebra la Giornata Mondiale della Terra

    21 Aprile 2020
  • Navi più leggere, sicure e veloci: nei trasporti marittimi il futuro è nelle nanotecnologie

    24 Marzo 2023
  • Volano maiali…

    2 Luglio 2024
  • Presentato il Marchio “FederItaly 100% Made in Italy” basato sul Progetto Blockchain realizzato da DFinity

    17 Febbraio 2023
  • Quando nell’agosto del 1863 la legge Pica venne estesa anche a Sud

    19 Agosto 2020
  • 2021 – Dodecalogo per alimentare la fiducia dei siciliani in se stessi

    31 Dicembre 2020
  • Aria e colori della primavera in otto opere d’arte

    22 Maggio 2021
  • La complessa amministrazione della Regione Sicilia. Ne parliamo con l’architetto Guido Meli

    27 Luglio 2020
  • La valorizzazione di Ischia, la finanza e lo sviluppo sostenibile

    15 Ottobre 2021
  • Emoticon in tribunale: quando un sorriso diventa prova e la privacy un campo minato di incertezze legali

    13 Marzo 2025
  • La preziosa ambra grigia per la cosmesi naturale

    9 Ottobre 2021
  • L’impatto ambientale dei grandi eventi sportivi

    17 Luglio 2024
  • Majorana 1: un passo verso il futuro della computazione quantistica o un sogno impossibile?

    24 Febbraio 2025
  • Pedopornografia nel darkweb: quella minaccia costante per i più piccoli

    29 Aprile 2025
  • Quel “MareDentro” nel romanzo di Antonella Galuppi

    29 Settembre 2023
  • A SEAOLOGY i “Blue Talk” di approfondimento sul mare

    18 Novembre 2021
  • Se si ubriaca è parte dello stupro

    5 Ottobre 2020
  • La Confederazione Imprese Italia incontra l’Onorevole Alberto Gusmeroli: “Made in Italy da tutelare e valorizzare”

    21 Gennaio 2023
  • Il 25 aprile 1945 e la Sicilia degli indifferenti

    25 Aprile 2020
  • Gustav Klimt. Un tranquillo ribelle che amava le donne

    5 Dicembre 2020
  • “Franza o Spagna….” La Sicilia degli indifferenti

    24 Settembre 2020
  • Instagram e protezione minori: nuove misure per un social più sicuro

    15 Febbraio 2025
  • Renzi concretizza la crisi di governo in piena pandemia

    14 Gennaio 2021
  • Festa della Liberazione. La libertà sia un denominatore dell’intera umanità

    25 Aprile 2022
  • Il salone nautico di Venezia per riflettere sullo sviluppo sostenibile del mare

    3 Giugno 2021
  • Sarà presentato alla Camera dei Deputati “La violenza in un click” il saggio della psicologa Carmela Mento e del sociologo Francesco Pira sul Revenge Porn

    14 Novembre 2023
  • Oro nero

    13 Giugno 2022
  • Obiettivi e punti dolenti della Giornata mondiale per la sicurezza e la salute sul lavoro

    30 Aprile 2023
  • Trattato di Kensington: deterrenza muscolare, intenti economici e geopolitici

    21 Luglio 2025
  • “La comunicazione della mafia è adesso molto social”: ne parliamo con il professore Francesco Pira

    19 Luglio 2020
  • Il progetto SWITCHtoHEALTHY entra in classe a Maddaloni

    23 Febbraio 2024
  • Democratizzare il privato, “Mia moglie” quelle foto intime delle consorti sul web: aberrante!

    1 Settembre 2025
  • La protezione dell’ambiente al centro delle iniziative della Shanghai Cooperation Organization (SCO)

    9 Settembre 2022
  • Volando nell’invisibile: l’autobiografia di Sabrina Papa

    20 Dicembre 2024
  • Lo sfrenato consumismo e la complessa gestione dei rifiuti

    10 Novembre 2020
  • Dichiarazione della Senatrice Marinella Pacifico sulla crisi e nuovi equilibri nel Sahel

    14 Febbraio 2022
  • Giornata Mondiale della Terra: i punti dolenti a cui non si pone rimedio

    23 Aprile 2022
  • José Alberto Mujica è stato l’esempio vivente di come la politica è servizio e non carriera per profitto personale

    15 Maggio 2025
  • Suprematismo bianco. Alle radici di economia, cultura e ideologia della società occidentale

    3 Aprile 2023
  • USA: il cammino a ritroso tra oscurantismo e deformazione culturale

    22 Dicembre 2023
  • Spettacolarizzare la malattia, democratizzare il privato

    4 Aprile 2022
  • Il costo reale dei grandi eventi sportivi

    5 Luglio 2025
  • Vivere l’amore e abitare i social network

    16 Agosto 2022
  • Il mistero del Teorema di Pitagora

    4 Ottobre 2023
  • L’Alta Tuscia alla prova dell’innovazione sostenibile per la rinascita dei piccoli borghi

    30 Aprile 2022
  • Pandemia e Guerra: le fragilità di bambini ragazzi e anziani

    20 Luglio 2022
  • Soluzioni innovative per la pesca, la trasformazione e la conservazione dei prodotti ittici dell’Adriatico

    20 Novembre 2020
  • La XXII edizione di Sessa Jazz tra bellezze artistiche e musiche di Tullio De Piscopo

    28 Agosto 2021
  • L’addio di Poste Italiane al servizio delle raccomandate

    4 Ottobre 2024
  • Lisa Montgomery: l’ultima esecuzione capitale del governo Trump

    14 Gennaio 2021
  • Sunburn challenge: ora bruciarsi la pelle al sole è diventata una sfida social

    19 Agosto 2025
  • Il progetto Learn Italian in Gaeta per apprendere la lingua italiana stimolando il turismo di ritorno

    4 Maggio 2023

  • Cos’è Lo Spessore
Privacy Policy

Cookie Policy
Lo Spessore
Per richieste di collaborazione, informazioni e segnalazioni:
  • Facebook

Lo Spessore
  • PRIMA PAGINA
  • ATTUALITA’
  • STORIA
  • ARTE
  • S U D
  • COS’È LO SPESSORE

ALTRI ARTICOLI DA LEGGERE:x

I rischi della sindrome da “Anatra Galleggiante”: sui social solo successi

16 Agosto 2024

La problematica pratica burocratica “Hanko” nella società nipponica

27 Febbraio 2021

Earth Hour Day e la Natura di cui nessuno parla

28 Marzo 2021

Quando per legittimare una guerra servono probabili fake news

20 Giugno 2025