Qual’è l’elemento che costa di più al mondo? L’oro? Il diamante? Nessuno dei due: in una recente classifica il plutonio (ben più caro dell’oro) occupa solo la settima posizione. Al sesto posto c’è la painite, per molto tempo considerato il più raro sulla Terra (e prezioso proprio per questo). Al quinto la taaffeite che vale addirittura 30mila dollari al grammo (pur avendo proprietà – durezza, densità e indice di rifrazione – molto simili a quelle della molto più comune ed economica gemma Spinello). Anche il trizio, elemento radioattivo e utilizzato nelle reazioni nucleari e per scopi bellici e nella generazione d’energia (l’incidente dell’ottobre 2012 alla centrale nucleare francese riversò in mare una notevole quantità di trizio) è solo al quarto posto. Lo precede il diamante una delle tante forme allotropiche in cui può presentarsi il carbonio.
Esiste un elemento che costa molto più anche del diamante: il californio: può arrivare a costare 27 milioni di dollari al grammo. Un prezzo che deriva dalla sua rarità (viene prodotto n laboratorio) ma soprattutto dalle sue caratteristiche e dalla sua radioattività! Una proprietà che lo rende maledettamente pericoloso, ma al tempo stesso (come molti degli elementi più costosi in natura) di estremo valore sul mercato.
Il suo nome “californio” potrebbe sembrare uno scherzo, ma non lo è: il californio, simbolo Cf e numero atomico 98, è un metallo rarissimo. Venne scoperto negli anni ‘50 da Stanley G. Thompson, Kenneth Street Jr., Albert Ghiorso e G.T. Seaborg bombardando gli atomi di curio-242 con ioni di elio in un ciclotrone. Ma sono le caratteristiche di un suo isotopo, il californio-252, ad interessare di più. La sua peculiarità è essere uno dei pochi elementi transuranici ad avere applicazioni pratiche dato che è altamente radioattivo. É una vera e propria sorgente di neutroni. Per questo lo si utilizza per avviare reattori nucleari o come fonte di neutroni quando si studia la loro diffrazione oppure nella sintesi di nuclei di elementi con masse pesanti. Il californio è presente anche in campo medico, soprattutto nella cura dei tumori.
A rendere questo elemento così prezioso è forse il fatto che viene creato sinteticamente, atomo per atomo, in appositi attrezzatissimi e carissimi laboratori: per produrne un grammo servono macchinari costosi e un lungo processo. In compenso, un microgrammo (0.000001 grammi) di californio-252 produce 170 milioni di neutroni al minuto.
Al di fuori delle riviste scientifiche è raro che i media parlino di questo elemento. È successo lo scorso anno: “La polizia turca ha sequestrato 18 grammi di californio, elemento radioattivo, in un’auto nella città di Balu”. A destare sorpresa nei media non tanto il quantitativo ridotto (praticamente le dimensioni di una moneta e neanche tanto grande), quanto piuttosto il suo valore: 18 grammi di californio vennero stimati circa 72 milioni di dollari, 4 milioni di dollari al grammo!
Tante le domande che molti avrebbero dovuto porsi. Dato che può essere usato in campo nucleare ha destato molta sorpresa specie considerando che al momento del sequestro era nelle mani di un’organizzazione criminale. E per di più nella provincia di Balu, in Turchia, da sempre una zona calda al centro tra Occidente e Medio Oriente. Come ha fatto la malavita a procurarselo? A chi avrebbe dovuto venderlo? Per fare cosa?
Secondo Erol Cubukcu, presidente dell’Associazione degli ingegneri nucleari turca la quantità trovata non sarebbe abbastanza per essere utilizzata per la costruzione di armi nucleari dato che “con quella quantità di californio è impossibile fare una bomba. Ne servirebbe molto di più”.
Ma pur in quantità ridotte il californium-252 è pericolosissimo: è un emettitore di elettroni molto forte ed è estremamente radioattivo: anche esposizioni a dosaggio relativamente basso potrebbero essere cancerogene (dopo un’intensa esposizione) causando tumori, danneggiamento del sistema immunitario, leucemia, aborti, deformità e problemi di fertilità. E tutto in modo assolutamente anonimo: mentre i problemi di salute aumentano, i soggetti vittime di queste radiazioni non potrebbero indicarne la causa. Ma non basta, gli effetti potrebbero essere devastanti anche per l’ambiente: la radioattività potrebbe danneggiare la riserva genetica non solo degli esseri umani, ma di altre creature viventi, causando cancri, danni al sistema immunitario, leucemie, aborti, deformità e problemi di fertilità. Inoltre il danno genetico causato dall’esposizione a radiazioni sarebbe cumulativo in tempo e generazioni. (Ulteriori informazioni)
Una serie di caratteristiche che lasciano senza risposta molte altre domande. La prima riguarda la provenienza del californio trovato: “Questo elemento deve essere prodotto da un reattore o un acceleratore di particelle atomiche in un paese con tecnologia nucleare”, ha detto Cubukcu. Questo significa che quello sequestrato “non è stato prodotto in Turchia e probabilmente è arrivato nel territorio del paese da una potenza nucleare”.
Ma chi potrebbe aver rubato una simile quantità di californio? E perché? Tanto più che si tratta di un elemento altamente tossico e che, se accumulato in grandi quantità nel corpo, può causare avvelenamento. Perchè o per chi la criminalità organizzata lo stava portando in Turchia? Una quantità di materiale radioattivo di piccolissime dimensioni. Ma difficilmente rintracciabile dopo l’uso.
Tante troppe domande e poche risposte. Solo una considerazione da fare: oggi, al mondo, la maggior parte degli elementi più costosi sono radioattivi o utilizzabili per scopi bellici o legati al nucleare. E tra questi il californio è il più costoso di tutti.
C’è solo una cosa che costa più del californio: l’antimateria. Le stime parlano di 6,25 trilioni di dollari per grammo ma è difficilissima da controllare e stabilizzare e per questo considerata unica nel suo genere. Ma non meno pericolosa. Anzi!