Venerdì 12 agosto presso il Comune di Pollica, si è svolto un nuovo, stimolante e gustoso appuntamento per sostenere la crescita economica, agricola e innovativa del territorio cilentano e dei prodotti di eccellenza locali. Racconti, immagini, musiche e testimonianze capaci di trasmettere i valori della mediterraneità e celebrare gli eroi locali dell’agricoltura e della sostenibilità. Attraverso una cena “Experience” di cinque portate, intervallate da dibattiti ed interventi a cura di agricoltori, chef, esperti e ricercatori, interpreti e veri ambasciatori che rappresentano le filiere più iconiche del territorio, si è approfondito il mondo della cipolla di Vatolla. La cipolla di Vatolla è un ecotipo cilentano dal sapore molto dolce, poco pungente e dal profumo delicato e poco penetrante. La forma è a trottola o a limoncello e il peso di ogni cipolla oscilla tra i 330 e i 400 grammi, ma raggiunge, spesso, anche gli 800-900 grammi. Il Future Food Institute, il Comune di Pollica, il laboratorio Paideia Campus e le istituzioni locali stanno rilanciando una serie di importanti sinergie per valorizzare la nota cipolla del Cilento e la riscoperta dei suoi semi che giungono dall’Oriente, forse dall’Afghanistan, portati dai Monaci basiliani d’Oriente, che fuggivano dalle persecuzioni iconoclaste, dopo l’anno mille. Per secoli questo prezioso bulbo è stato coltivato solo a Vatolla dove ha trovato un habitat biologico ideale, divenendo un emblema della biodiversità vegetale del territorio. I semi, per generazioni, sono stati custoditi dai contadini giungendo nella nostra attualità nella pienezza di un patrimonio genetico integro e che merita di essere valorizzato e promosso in Italia e all’estero. Molto digeribile, la cipolla di Vatolla è perfetta nelle insalate e nelle frittate di cipolla e cacioricotta del Cilento, ed è l’ingrediente fondamentale del tradizionale “susciello di cipolla”: una zuppa di cipolla condita con olio extravergine e pecorino. Non si conserva molto a lungo, una piccola quantità è quindi trasformata in confetture per consentirne il consumo anche fuori stagione. Il borgo di Vatolla adagiato in un territorio antico carico di bellezza nel Comune di Perdifumo, dalle atmosfere rarefatte e dai tempi estremamente lenti, può aiutare a riscoprire un equilibrio primordiale fra ogni essere umano e la natura.
In questa terra abitata da un popolo che sta perdendo la sua storia e la sua memoria, le istituzioni cilentane e la comunità imprenditoriale più dinamica stanno costruendo un innovativo presente in cui il passato diviene un mezzo di conoscenza ed un’opportunità di sviluppo per il futuro, di crescita per l’economia locale e per l’occupazione dei giovani. Anche in questo caso, creare connessioni sempre più forti tra l’antica Velia, la bellezza del Cilento e lo stile di vita mediterraneo riconosciuto dall’Unesco come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità, diviene l’obiettivo che stanno sviluppando il Future Food Institute, il Parco Archeologico di Paestum e Velia e il Centro Studi sulla Dieta Mediterranea “Angelo Vassallo”. Presso il Castello dei Principi Capano di Pollica gli esperti dell’Associazione Cipolla di Vatolla, impegnati nella valorizzazione delle realtà e delle potenzialità naturalistiche, culturali, storiche, turistiche, artistiche ed enogastronomiche di Vatolla, stanno rafforzando la partnership con gli attori dell’innovazione e dell’agrifood di Pollica, nell’anno in cui la stessa Pollica e il Cilento guidano il coordinamento delle Comunità Emblematiche della Dieta Mediterranea Unesco.