
[Foto di Nikada | Ringraziamenti: Getty Images – Copyright: Nikada]
Sebbene il 2022 sia stato un anno dominato dalle notizie sulla guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina, abbiamo deciso di guardare ad una selezione di notizie provenienti dall’Asia, una regione che ospita più di metà della popolazione mondiale e raramente alla ribalta.
NOTA: Le notizie non sono necessariamente in ordine di importanza ma raggruppate per paese.
Shinzo Abe è ucciso in Giappone
In luglio il mondo è rimasto sconvolto dalla notizia dell’assassinio dell’ex-primo ministro giapponese Shinzo Abe durante un comizio nell’antica capitale di Nara, a circa 400 chilometri da Tokyo.
La polizia locale ha subito arrestato un uomo di 47, Tetsuya Yamagami, trovato in possesso di una pistola rudimentale con l’accusa di omicidio.
Yamagami, un ex membro delle Forze di Autodifesa, l’equivalente giapponese delle nostre Forze Armate, ha dichiarato alla polizia di aver compiuto il gesto per vendetta contro la Chiesa dell’Unificazione, un movimento religioso coreano fondato dal Reverendo Sun Myung Moon nel 1954, che riteneva responsabile della rovina finanziaria della famiglia.
Yamagami aveva come obbiettivo un alto prelato della setta, ma all’ultimo momento ha deciso di sparare ad Abe ritenendolo collegato ad un’organizzazione legata alla Chiesa dell’Unificazione.
La Chiesa dell’Unificazione è più nota in Italia per i matrimoni di massa dove migliaia di coppie vengono unite in matrimonio in una sola cerimonia.
L’attentato ha destato particolare scalpore nel paese del Sol Levante perché l’accesso alle armi da fuoco è talmente controllato che in un anno le morti per arma da fuoco si contano sulle dita di una mano. Nel 2021, secondo quanto riporta l’Agenzia della Polizia, ci sono stati quattro feriti ed un morto da arma da fuoco.
Che fine ha fatto Akihiko Kondo?
Nel 2018 Akihiko Kondo, un impiegato pubblico residente nella capitale giapponese, ha fatto scalpore per aver “sposato” il personaggio virtuale Hatsune Miku, un ologramma tridimensionale creato da una start-up di Tokyo.
Al momento della cerimonia, Miku era in grado di sostenere una semplice conversazione, ma adesso è muta, perché la società che la ha creata è andata fallita. Per Kondo tuttavia, non è cambiato nulla. Adesso ha un modello a dimensioni naturali di Miku contraddistinto da una vivace capigliatura blu, che Kondo tratta come se fosse una persona reale.
Quando esce per andare al lavoro la saluta con affetto e la sera quando rientra cena seduto di fronte a lei. Quando Kondo è al computer, Miku è al suo fianco che lo guarda silenziosa con i suoi grandi occhi blu in tono con i capelli.
Ma Kondo non è solo un “otaku.” Grazie alla fama acquisita, Kondo è stato spesso invitato a tenere delle lezioni in varie università ed è apparso in diversi talk-shows dove spiegava i motivi che lo hanno spinto a sposare una donna virtuale.
Per il futuro Kondo ha dei piani ben precisi. Nel 2021 si è iscritto alla facoltà di legge, vuole studiare i problemi delle minoranze e diventare un attivista dei diritti civili.
La Corea del Sud elegge un nuovo presidente
Il 9 marzo si sono svolte le elezioni per il nuovo presidente della Corea del Sud, l’ottavo dal 1987, anno di ritorno alla democrazia nel paese dopo decenni di dittatura militare.
Ha vinto con un margine sottilissimo, al di sotto dell’1%, il conservatore Yoon Suk-yeol, il candidato del People Power Party, il principale partito di opposizione.
Le elezioni sono state caratterizzate da una campagna elettorale particolarmente virulenta, con i principali candidati, Yoon e Lee Jae-myung del Partito Democratico, che si scambiavano accuse ed insulti piuttosto che confrontarsi sui rispettivi programmi politici, al punto che la stampa locale le ha definite le “elezioni degli indesiderabili.”
Yoon, un ex-procuratore capo, ha prestato giuramento a maggio e rimarrà in carica per un singolo mandato di cinque anni. Il nuovo inquilino della Casa Blu, come è comunemente chiamato il palazzo presidenziale, eredita dall’attuale presidente Moon Jae-in del Partito Democratico, che detiene la maggioranza assoluta all’Assemblea Nazionale, un paese in crisi.
Disuguaglianza sociale in forte crescita, i prezzi altissimi delle abitazioni, una natalità ai minimi storici e gli effetti della peggior ondata di Covid-19 sono i temi di politica interna più scottanti che Yoon dovrà affrontare nel corso del suo mandato, oltre ad un vicino a nord sempre in procinto di dichiarare guerra.
Le 158 vittime della calca di Itaewon
La festa di Halloween, celebrata con un paio di giorni di anticipo il 29 ottobre, si è trasformata in un vero incubo per le persone che stavano festeggiando ad Itaewon, un quartiere di Seoul, Corea del Sud, noto per bar, ristoranti e locali alla moda che punteggiano le strade.
Nel corso delle celebrazioni, un’improvvisa calca ha ucciso 158 persone, per la maggior parte ragazzi ventenni. La causa dell’incidente non è ben chiara, ma sembra aver avuto inizio in una stradina colma di persone fino all’inverosimile che festeggiavano la prima sera di Halloween senza restrizioni legate alla pandemia di Covid-19.
Si stima che vi fossero più di 100.000 persone per strada ad Itaewon al momento della strage. All’improvviso, senza un apparente motivo, la folla ha cominciato a spingere da entrambi gli ingressi di questa stradina creando un momento di panico in cui tutti cercavano di fuggire, ma non vi erano vie di fuga.
Questo è il secondo incidente con più vittime nella storia della Corea, dopo il naufragio del traghetto MV Sewol in cui perirono 306 persone il 16 aprile 2014.
La Corea del Nord lancia 70 missili nel 2022
La Corea del Nord nel corso del 2022 ha effettuato quasi 70 test missilistici, l’ultimo dei quali proprio sabato 31 dicembre, un numero maggiore di quanti in papà ed il nonno ne abbiano fatti nei 63 anni in cui furono al potere.
Kim Jong Un, al potere dal 2011, si è sentito incoraggiato dal rinnovato sostegno della Russia e soprattutto della Cina ed ha abbandonato quel minimo di parvenza di una politica di riappacificazione con gli Stati Uniti e la Corea del Sud che aveva dimostrato durante la presidenza di Donald Trump.
L’attenzione del mondo alla situazione in Ucraina ha ulteriormente incoraggiato Kim a ritornare alla vecchia politica delle minacce nei confronti del vicino meridionale e del Giappone.
Nel corso del 2022, la Corea del Nord, il cui nome ufficiale è Repubblica Popolare Democratica di Corea, ha anche sperimentato un missile intercontinentale a lunga gittata chiamato “Hwasong 17,” che, secondo le fonti dell’esercito del Nord, è in grado colpire qualsiasi parte del globo.
Il ritorno dei Marcos nelle Filippine
Il 9 maggio Ferdinando Marcos Jr., figlio del dittatore Ferdinando Marcos e di Imelda, ha vinto le elezioni presidenziali filippine al primo turno, cosa che non succedeva dal 1986, anno in cui fu cacciato Marcos padre.
Marcos Jr., conosciuto anche con il soprannome “Bongbong,” non ha presentato un vero e proprio programma elettorale ma ha cavalcato l’onda emotiva legata alla sua famiglia e un vago sentimento di unità nazionale. Ci si aspetta comunque che prosegua il programma di miglioramento delle infrastrutture del paese e la politica di avvicinamento alla Cina del suo predecessore, Rodrigo Duterte. Le più grosse incognite della sua presidenza sono la corruzione e del nepotismo, due piaghe che affliggono le Filippine.
Xi Jinping eletto “re” della Cina
Il XX Congresso del Partito Comunista Cinese ha sancito il trionfo di Xi Jinping, eletto per un record terzo mandato come segretario del partito. Con questo mandato quinquennale, Xi cementa il suo potere all’interno del partito e del potente Comitato Permanente del Politburo, l’organo di comando del partito, e diventa il politico più potente dall’epoca di Mae TseDong, considerato il padre fondatore della Cina moderna.
Xi ha inoltre messo alcuni dei suoi fedelissimi in posizioni di comando che gli permetteranno di continuare a governare il paese per il prossimo quinquennio e, ci si augura, preparare la sua successione con calma.
Anwar Ibrahim nominato primo ministro in Malesia
In Novembre, anche in Malesia, si sono svolte elezioni politiche per eleggere un nuovo parlamento, elezioni che hanno visto Anwar Ibrahim diventare il nuovo primo ministro.
Come dalla costituzione, Anwar ha ricevuto il mandato di formare un governo di coalizione dal re di turno. La Malesia è una monarchia costituzionale elettiva dove i sovrani dei vari stati vengono eletti alla guida del paese.
La nomina è il culmine di una lotta politica durata più di 20 anni durante i quali Anwar è stato capo dell’opposizione, arrestato ed incarcerato con l’accusa di sodomia (un reato in Malesia) e coinvolto in vari rovesciamenti politici.
Le elezioni non hanno dato una chiara maggioranza alla coalizione che sosteneva Anwar, costringendo il primo ministro ad una serie di compromessi che, gli analisti prevedono, non gli permetterà di portare a termine il mandato né mettere in atto le necessarie riforme per far uscire il paese dalla crisi economica in cui versa il paese.