La protezione dell’ambiente, il monitoraggio del territorio e il contrasto al cambiamento climatico sono le nuove priorità al centro della cooperazione internazionale tra i Paesi della Shanghai Cooperation Organization (SCO). L’organizzazione sta lavorando alla promozione e attuazione di progetti internazionali per la protezione dell’ambiente, rispettando i documenti approvati con la Dichiarazione di Shanghai del 2001 e la Carta dell’Organizzazione del 2002.
Gli analisti economici e gli esperti locali concordano nello stabilire che le tematiche ambientali sono intimamente connesse alla sicurezza della regione asiatica e allo sviluppo sostenibile, riuscendo ad accelerare la cooperazione tra le varie entità statuali in tema di sicurezza ambientale, utilizzo efficiente e consapevole delle risorse naturali e garantendo le necessarie misure di sicurezza e di tutela per lo sviluppo economico e per i locali progetti infrastrutturali. Attualmente, le attività della Shanghai Cooperation Organization rispecchiano i protocolli di cooperazione stabiliti in un vertice del 2005, svoltosi presso la città di Qingdao, quando in un documento importante fu sancito l’avvio della cooperazione asiatica nel rispetto dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile. Obiettivo principale del documento fu quello di “garantire una sicurezza globale, comune e sostenibile, mantenendo un approccio ecologico e garantendo un’idea di sviluppo economico favorevole all’ambiente e alla crescita armoniosa della comunità”.
Nella stesura della documentazione, un grande lavoro fu svolto dalle autorità dell’Uzbekistan, protagoniste nel voler rilanciare l’agenda della cooperazione asiatica anche in tema di sostenibilità e rispetto dell’ambiente. “Nel 2019 è stato adottato un programma importante per lo sviluppo del benessere economico dei Paesi della SCO; un programma volto a prevenire l’inquinamento delle metropoli e delle aree rurali, mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici, garantire la sicurezza ambientale delle grandi città e sostenere nuove modalità di gestione e raccolta dei rifiuti urbani. Partendo da questi presupposti, il gruppo di lavoro dei Capi di Dipartimento competenti ha iniziato a lavorare producendo un’interessante e importante programmazione”, ha recentemente scritto il dott. Faiziev, autorevole esperto dell’Istituto Internazionale dell’Asia Centrale.
A tal riguardo, il Kazakistan sta lavorando per la risoluzione dei problemi ambientali e di bonifica del Lago d’Aral, con lo sviluppo del programma di bonifica Ecosystem Digital Map e la creazione di aree naturali protette e aperte ad un flusso turistico sostenibile e innovativo. Inoltre, il Tagikistan chiede di sostenere la creazione di un Fondo Internazionale per la protezione dei Ghiacciai e l’Uzbekistan compie importanti e quotidiani passi in avanti con il programma “Green Belt”, che mira ad incoraggiare un modello economico sostenibile per la crescita della comunità della regione del Lago d’Aral, attraverso lo sviluppo di capacità economiche innovative e sostenibili, l’insegnamento alle giovani generazioni e la mobilitazione virtuosa e propositiva della comunità locale e dell’associazionismo. Infine, anche l’India chiede di creare un organismo interno alla SCO per incentivare l’innovazione e promuovere la crescita di processi produttivi sostenibili per le imprese e le istituzioni economiche.
I membri della Shanghai Cooperation Organization vogliono compiere tutti i necessari passi per instaurare un duraturo dialogo permanente con le istituzioni internazionali, al fine di realizzare una programmazione condivisa nel campo della protezione dell’ambiente e per l’introduzione nei sistemi industriali regionali delle tecnologie green, aumentando la produzione di qualità e il rispetto dei parametri di sostenibilità sociale ed economica. Il prossimo vertice della SCO si terrà a Samarcanda, in Uzbekistan, e avrà al centro della propria agenda politica la valorizzazione e lo sviluppo di nuovi modelli economici sostenibili e altamente innovativi.