L’anno scolastico appena iniziato non sarà lo stesso per tutti. Per 15 studenti di un liceo, l’anno scolastico si svolgerà camminando tra i sentieri italiani. I ragazzi e le ragazze, gli studenti (due dei quali maturandi) saranno accompagnati da cinque guide escursionistiche ambientali, insegnanti delle materie principali, per 240 giorni alterneranno periodi in cammino a periodi di sosta. Sono previste pause a Natale e a Pasqua. Un viaggio di circa 1000 km che li porterà da Orvieto fino a Catania, a Palermo e ad Agrigento.
Il progetto si chiama Strade Maestre ed è organizzato dalla Cooperativa Sociale “CamminaMenti” con il patrocinio di Aigae-Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche. Numerosi i partner lungo il percorso su tutto il territorio nazionali. L’iniziativa verrà realizzata anche a iniziative di crowdfunding che copriranno i costi non indifferenti. Chi vorrà potrà essere seguito sui media, podcast e video ma anche sui social media.
L’esperienza di Strade Maestre sarà anche oggetto di analisi da parte di alcuni atenei universitari, che ne valuteranno aspetti economici, pedagogici e sociali.
A valutare il risultato finale per ciò che riguarda l’apprendimento saranno non solo i docenti ma anche una commissione: due delle ragazze partecipanti, Anna e Lisa, alla fine del percorso dovranno affrontare l’esame di maturità.
Come si diceva, gli studenti saranno accompagnati da cinque tutor docenti, tutti laureati e guide escursionistiche. Ad ognuno di loro è stata affidata una specifica area disciplinare di insegnamento. Marco Saverio Loperfido si occuperà di materie come filosofia, italiano e geografia. Marcello Paolocci si farà carico dell’insegnamento di latino, storia ed educazione civica. Ad occuparsi scienze naturali e sperimentali sarà Laura Ciaghi, mentre Roberta Cortella curerà le lingue straniere (inglese e spagnolo). Matematica e fisica saranno insegnate da Federico Coglitore.
L’idea alla base del progetto è estremamente interessante: sperimentare una forma nuova di didattica dove “l’apprendimento formale si intreccia quotidianamente con le pratiche educative informali”, un apprendimento “fuori dagli schemi dell’aula, fuori dai contesti abituali”, camminando lungo le strade e i sentieri che attraversano l’Italia con smartphone e tablet (che sostituiranno i libri di testo cartacei), cartine geografiche, GPS e bussola.
Il progetto Strade Maestre è estremamente complesso e difficile da gestire e da vivere (basti pensare alla preparazione dei percorsi alle attrezzature che studenti e docenti dovranno portare negli zaini). Per questo gli ideatori dell’iniziativa hanno previsto alcuni incontri con esperti in pedagogia, psicologia, sociologia, che all’occorrenza potranno intervenire sulle dinamiche relazionali del “gruppo in cammino”.
Durate l’anno scolastico, gli alunni studieranno geologia sui pendii dell’Etna. Osserveremo le piante per capire come si adattano ai cambiamenti climatici. Cercheranno di imparare gli effetti della selezione naturale nell’ambiente. Parleranno di chimica magari visitando uno stabilimento industriale. E di storia… beh di storia l’intera Italia è pervasa in ogni dove, ma certamente non sarà la stessa cosa parlare di Giulio Cesare chiusi tra quattro mura e farlo mentre si guada il Rubicone ricordando il grande re di Roma. O sentire la spiegazione sulle opere di Annibale mentre si guardano le Alpi. Gli alunni studieranno la Divina Commedia. Ma non solo sui libri: lo faranno visitando la casa di Dante a Firenze. E prima di andare a dormire in tenda, se sarà sereno, potranno osservare e studiare il cielo pieno di stelle.
E questo lascerà in loro senza dubbio, qualcosa in più rispetto a ciò che riceveranno i loro coetanei nelle scuole di tutta Italia.