
Ormai siamo in estate. E come ogni anno, moltissimi lavoratori stanno godendo del meritato riposo: le ferie. Per lo Stato italiano, avere un certo numero di giorni di ferie pagate (in base ad una serie di parametri) è normale. Anzi di più: è legge. Ma negli altri paesi non sempre è così.
Nei vari paesi del mondo quasi ovunque i lavoratori hanno diritto ad un numero di giorni di riposo. Ma con differenze a volte rilevanti. Nella maggior parte, le ferie retribuite sono circa un mese. Altre volte un pochino di meno: 21 giorni. Come in Arabia Saudita, Egitto, Kenia e pochi altri. Esistono poi dei paesi dove le giornate di riposo retribuite previste dalla legge sono davvero poche. In Cina o nelle Filippine sono solo cinque. In Nigeria sei e in Uganda solo sette i giorni per recuperare le fatiche di un anno. In Indonesia sono solo 12. Ci sono, però, alcuni paesi dove non esisterebbero leggi che prevedono un numero minimo di giornate lavorative retribuite per i lavoratori: India, Pakistan, Suriname e Papua Nuova Guinea e per quanto sorprendente, Stati Uniti d’America.
Gli USA sono l’unica economia “avanzata” a non prevedere a livello federale giorni di ferie o ferie pagate. Tutto viene lasciato alla contrattazione tra lavoratori e aziende. La conseguenza, come è facile immaginare, è che, negli Stati Uniti, un lavoratore su quattro non gode di ferie pagate. A confermarlo, nel 2007, fu un rapporto del CEPR. Nel 2008, due ricercatori, Rebecca Ray e John Schmitt, pubblicarono uno studio sul diritto alle ferie che confermava questi dati. “Gli Stati Uniti sono l’unica economia avanzata al mondo che non garantisce ai suoi lavoratori giorni di ferie e ferie pagate”, ha detto John Schmitt, economista senior e coautore del rapporto. “Affidarsi alle aziende per fornire volontariamente un congedo retribuito non ha funzionato. È un imbarazzo nazionale che 28 milioni di americani non abbiano ferie pagate”. Da allora, sono molti gli studi che, anno dopo anno, hanno aggiornato questi dati. Nel 2019, lo stesso rapporto del Center for Economic and Policy Research (CEPR) è stato aggiornato ma i risultati non erano cambiati.
In una tabella pubblicata nell’ultimo aggiornamento del CEPR, davanti ad una long list di paesi sviluppati dove le ferie (tra ferie retribuite e permessi) vanno da 31 giorni della Francia ai 25 del Giappone, gli unici a lasciare i propri lavoratori a secco sono proprio gli USA.
Secondo i dati del PTO US Bureau Of Labor Statistics milioni di americani lavorano senza ferie retribuite. Vivono in una delle pochissime NO VACATION NATION che esistono al mondo. Come se non bastasse, negli Stati Uniti, non esiste un programma di congedo medico familiare universale e retribuito. Senza alcuna tutela da parte del governo federale, le aziende possono proporre (un eufemismo per dire imporre) ai propri dipendenti le proprie decisioni in materia di congedo retribuito. Anche nelle aziende che offrono un periodo di ferie, inoltre, non è insolito che i dipendenti non le utilizzino: non di rado, infatti, i vertici caricano su di loro impegni che fanno sì che, prendersi del tempo libero, significa semplicemente dover far fronte a giornate più impegnative e più frustranti al rientro. Altre volte, a dominare è una cultura aziendale per la quale si deve essere completamente impegnati nel lavoro: prendersi dei giorni di ferie può significare essere considerati pigri. A confermarlo uno studio del 2018 che ha rilevato che, in media, gli americani lasciano quattro giorni di ferie non utilizzate. Inutile dire che questo finisce per colpire soprattutto i lavoratori a basso reddito, i dipendenti part-time e quelli che lavorano nelle piccole imprese.
Una situazione che va avanti da molti decenni. Non è cambiata neanche durante il mandato di presidenti democratici come Obama o Biden, in teoria più sensibili ai bisogni dei cittadini rispetto ai concorrenti repubblicani. C’è chi si è preso la briga di calcolare di quanti giorni di ferie avrebbe goduto il presidente Biden, tra il 2021 e il 2022. Il risultato è che, in alcuni mesi, le giornate di ferie erano più di quelle lavorative. Oggi, mediamente, un lavoratore statunitense del settore privato gode di poco più di una decina di giorni di ferie pagate all’anno. Poche, pochissime se si pensa che persino in Iran la legge prevede non meno di 26 giorni di ferie pagate (più altri nove giorni di congedo retribuito) Diritti di congedo dei dipendenti in Iran. E certo loro non sono considerati un paese sviluppato e democratico. E Trump? Cosa ha fatto il tycoon della Casa Bianca per aiutare i lavoratori? Poco dopo essersi insediato, a gennaio 2025, ha esortato i dipendenti pubblici a lasciare i loro “lavori a bassa produttività” per cercare impieghi nel settore privato e a “prendersi una vacanza in una destinazione da sogno”. Pochi giorni dopo, ha cominciato a licenziare dipendenti pubblici. Ma anche questo pochi si sono presi la briga di scriverlo.

