C’era grande attesa per il nome del vincitore del Premio Nobel per la Pace. Oggi il Comitato per i Nobel di Oslo, in Norvegia, ha sciolto ogni riserva è ha comunicato il nome della persona alla quale è stato assegnato (i candidati erano centinaia) l’ambito Premio Nobel per la Pace 2025.
Dopo aver esaminato 338 candidature (244 persone e 94 organizzazioni), la Commissione ha assegnato il Premio Nobel per la Pace 2025 ad un’american… a. Ma non è stato Donald Trump a vincere il Premio Nobel per la Pace. Il riconoscimento è andato a Maria Corina Machado, leader dell’opposizione al presidente autoritario Nicolás Maduro in Venezuela.
Nelle ultime settimane il tycoon della Casa Bianca, mentre lodava il governo israeliano e l’IDF invadeva Gaza City, aveva affermato: “Sto facendo un ottimo lavoro per la pace in Medio Oriente. Dovrei ricevere molti premi per questo”. Poco dopo, lo stesso Nethannyau aveva detto che Trump avrebbe meritato il premio Nobel per la Pace. Lo stesso presidente americano aveva detto che non riceverlo sarebbe stato “un insulto per gli USA”.
Il premio, invece, è stato conferito a Maria Corina Machado, leader dell’opposizione al presidente autoritario Nicolás Maduro in Venezuela. Secondo il comitato del Nobel, la Machado ha meritato questo riconoscimento perchè “mantiene accesa la fiamma della democrazia in mezzo a un’oscurità crescente”. L’attivista venezuelana ed ex deputata dell’Assemblea nazionale del Venezuela è stata premiata per “il suo instancabile lavoro nella promozione dei diritti democratici del popolo venezuelano e per la sua lotta per raggiungere una transizione giusta e pacifica dalla dittatura alla democrazia”.
Intervistato dai giornalisti dopo la proclamazione, a chi chiedeva come mai il Comitato non avesse accolto la richiesta più volte espressa da Donald Trump di ricevere il premio (richiesta più volte ribadita anche da Nethanyau e da alcuni leader politici, anche in Italia), il presidente del Comitato Nobel, Jorgen Watne Frydnes, ha risposto con grande calma che “Nella lunga storia del premio Nobel il Comitato ha visto ogni tipo di campagna, di attenzione dei media. Riceviamo migliaia di lettere ogni anno di persone che dicono quello che, per loro, conduce alla pace. Questo Comitato siede in una stanza piena di ritratti di tutti i vincitori e quella stanza è piena di coraggio e integrità. Noi basiamo le nostri decisioni solo sul lavoro e sulla volontà di Alfred Nobel”.
In altre parole, nonostante le pressioni ricevute, il Comitato non se l’è sentita di assegnare il Premio Nobel per la Pace a chi più di ogni altro ha continuato a finanziare e armare gli eserciti di mezzo mondo per combattere guerre che hanno causato decine di migliaia di vittime innocenti. Almeno per il 2025.

